Piero Piccioni

pianista, direttore d'orchestra e compositore italiano (1921-2004)

Piero Piccioni, noto anche con lo pseudonimo di Piero Morgan (Torino, 6 dicembre 1921Roma, 23 luglio 2004), è stato un pianista, direttore d'orchestra, compositore e organista italiano.

Piero Piccioni
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereJazz
Colonna sonora
Periodo di attività musicale1938 – 2004
Strumentopianoforte, organo
Gruppi013, I Sette della 013
Sito ufficiale

È ricordato come uno dei più noti autori di colonne sonore per il cinema italiano, specialmente nel campo della commedia all'italiana, oltre che per essere stato coinvolto nell'allora famoso caso Montesi.

Biografia

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Gli inizi

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Nacque da Attilio, esponente di spicco della Democrazia Cristiana, e dalla torinese Carolina Marengo, da cui lo pseudonimo Piero Morgan, cognome creato su anagramma di quello materno che l'autore usò fino al 1957[1]. Gli era fratello Leone, successivamente divenuto dirigente Rai.

Il piccolo Piero aveva ascoltato musica jazz fin da bambino e suonato il piano senza alcuna preparazione scolastica. Autodidatta, già a tredici anni e seguendo il padre a Firenze negli studi dell'EIAR ad ascoltare le orchestre, scriveva canzoni, alcune pubblicate dalla casa discografica Carisch. Tra i pochi dischi statunitensi che venivano pubblicati in Italia negli anni trenta era rimasto profondamente impressionato dalla musica di Duke Ellington, specialmente quella del 1933 e 1934.

Nel 1937 fece un'audizione per la EIAR e gli fu commissionato di suonare da solo per un programma musicale su radio Firenze due volte alla settimana, nel pomeriggio; debuttò come pianista nel 1938 alla radio, scrivendo poi alcune canzoni, sempre pubblicate dalla Carisch.

L'orchestra 013

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Ritornò in radio nel 1944, a ventidue anni, con l'orchestra da lui costituita: la 013 (il nome le venne dato dal regista radiofonico Riccardo Mantoni[2]) era la prima orchestra di jazz che trasmetteva dai microfoni e la prima formazione jazzistica stabile italiana.

Molti dei musicisti che facevano parte dell'orchestra ebbero poi una propria carriera nei decenni successivi[N 1] Piccioni creò anche una formazione ridotta, chiamata I Sette della 013, per esibizioni in cui non era necessaria tutta l'orchestra, costituita dai solisti Subelli, Rauchi, Messana, Martino, Grillini, Pierazzuoli e Tagliaferri.

Si affermò dunque come pianista, arrangiatore e band leader. Alla Rai curava anche trasmissioni sui classici del jazz. Parallelamente al jazz esercitava la professione di avvocato e aveva iniziato a studiare filosofia.

L'attività negli Stati Uniti e gli anni cinquanta

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Nel 1949, a New York, dove visse per un anno e mezzo, fu chiamato a sostituire il pianista Al Haig in un programma televisivo, suonando insieme a Charlie Parker, Kenny Dorham, Tommy Potter e Max Roach[3]. Charles Delaunay presente, accreditò l'avvenimento e confermò il fatto che Piccioni suonò in modo eccellente[4].

Nei primi anni cinquanta, in coppia con Armando Trovajoli, fu protagonista del programma settimanale musicale serale Eclipse, con l'orchestra e voci diretta in successione dai due direttori, con pezzi estremamente sofisticati, molto diversi dallo stile delle altre orchestre radiofoniche del periodo.

Il caso Montesi

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Caso Montesi.
 
Piccioni, Polito e Montagna durante il Processo Wilma Montesi

Verso la metà degli anni cinquanta Piero Piccioni, all'epoca fidanzato dell'attrice Alida Valli, fu coinvolto nella vicenda di cronaca nera nota come "Caso Montesi".[5][6][7] Sospettato di essere coinvolto nella morte della giovane romana, venne in seguito scagionato da ogni accusa. La carriera politica del padre, Attilio Piccioni, però, ne fu gravemente compromessa.[5][6][7]

Autore di colonne sonore

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Musicista e compositore di oltre 300 colonne sonore per il cinema, per sceneggiati televisivi (fra gli altri Anna Karenina), musiche per la radio, il balletto e l'orchestra, iniziò a scrivere colonne sonore negli anni cinquanta.

Grande appassionato del cinema americano (Frank Capra, Alfred Hitchcock, Billy Wilder, John Ford), ebbe come beniamino tra i compositori stranieri Alex North (autore delle colonne sonore di Un tram che si chiama Desiderio, di Kazan, e di Spartacus, di Kubrick), che lo influenzò riguardo l'impiego di sonorità jazz.

Nel 1950 Michelangelo Antonioni commissionò a Piccioni la musica per il documentario di un suo allievo, Gian Luigi Polidoro. Il primo film per il quale scrisse le musiche fu Il mondo le condanna di Gianni Franciolini del 1952, seguito da La spiaggia di Alberto Lattuada del 1954. Piero Piccioni ha composto le musiche di tredici dei diciassette film di Francesco Rosi ed ha lavorato molto con Alberto Sordi, con entrambi in un intenso sodalizio umano e professionale.

Nel 1965, per la televisione, ha composto le musiche dello sceneggiato televisivo La figlia del capitano.

Per il cinema, tra le sue musiche più famose si segnalano quelle dei film Io la conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli, Il medico della mutua di Luigi Zampa (1968), Il caso Mattei (1972) di Francesco Rosi, Fumo di Londra (1966), Un italiano in America (1967), Amore mio aiutami (1969) e Polvere di stelle (1973) di Alberto Sordi.

Tanti registi hanno affidato alle sue colonne sonore le loro pellicole, tra gli altri: Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Mario Monicelli, Bernardo Bertolucci, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada, Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Elio Petri, Dino Risi, Lina Wertmüller e Tinto Brass.

Ha anche composto la musica di sottofondo della sigla delle trasmissioni di Rai 3 del 1979, dal titolo Il cielo in una rete.

Nel 2001, nell'ambito del Premio Pippo Barzizza, gli viene assegnato il Trofeo alla carriera in qualità di arrangiatore e compositore.

Vita privata

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Fu fidanzato per un certo tempo con l'attrice italiana Alida Valli. Per molti anni è stato legato alla soubrette/attrice Gloria Paul, da cui ha avuto il figlio Jason. Ha avuto anche una figlia di nome Valentina, nata dalla ex-moglie Gabriella.

Filmografia

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  • H2 SO4, reazione chimica di "Arcobaleno" trattato con l'orchestra "013" diretta da Piero Morgan, in onda di domenica, inverno 1945.
  • Radio naja, trasmissione per le forze armate con l'orchestra "013" di Piero Morgan, 1945.
  • La vedette della settimana, con Lydia MacDonald e l'orchestra 013, 5 febbraio 1950.
  • Rassegna del jazz, a cura di Piero Morgan e Leone Piccioni, trasmissioni settimanali a tema, 1950.
  • Negro Caravan, I negri negli Stati Uniti d'America (canti, spiritual, jazz) a cura di Leone Piccioni e Piero Morgan, regia di Franco Rossi, trasmessa il 4 maggio 1951.
  • Piccola orchestra di Nunzio Rotondo, con Piero Piccioni al piano e la cantante Lilian Terry, il sabato sera, autunno 1953.
  • La musica dei giovani, programma settimanale di Sergio Corbucci e Piero Piccioni, trasmessa nel giugno e luglio 1960.

Discografia parziale

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Raccolte

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Singoli

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Riconoscimenti (parziale)

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  • Ciak d'oro
    • 1988 - Candidatura come Miglior colonna sonora per Cronaca di una morte annunciata
  • David di Donatello
    • 1975 - Miglior musica per Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto
  • Nastro d'argento
    • 1960 - Candidatura come Migliore musica per I magliari
    • 1962 - Candidatura come Migliore musica per La viaccia
    • 1963 - Migliore musica per Salvatore Giuliano
    • 1964 - Candidatura come Migliore musica per Le mani sulla città
    • 1968 - Candidatura come Migliore musica per C'era una volta
  • Premio Anna Magnani
    • 1975 - Vinto
  • Premio Flaiano
    • 1996 - Alla carriera
  • Premio Pippo Barzizza,
    • 2001 - Alla carriera
  • Premio Vittorio De Sica
    • 1979 - Vinto
  • Prix International Lumiere
    • 1991 - Vinto
Esplicative
  1. ^ Tra questi: Bruno Martino come cantautore; Tino Fornai come musicista alla RCA Italiana, suonando fino agli anni '70, in dischi come Un cantastorie dei giorni nostri di Claudio Baglioni o Una storia disonesta di Stefano Rosso; Riccardo Rauchi nelle orchestre di Armando Trovajoli e Renato Carosone, e poi con un suo gruppo; Werther Pierazzuoli come contrabbassista jazz ma anche come turnista, suonando ad esempio in La guerra di Piero/La ballata dell'eroe di Fabrizio De André.
Fonti
  1. ^ Dario Salvatori. Note di copertina di Ritmando con la 013 - L'orchestra di Piero Piccioni Roma, 1944-1945, Piero Umiliani, p. 5 [libretto di presentazione], Twilight Music, TWI CD AS 07 43, CD (x1), 2007.
  2. ^ Dario Salvatori. Note di copertina di Ritmando con la 013 - L'orchestra di Piero Piccioni Roma, 1944-1945, Piero Umiliani, p. 6 [libretto di presentazione], Twilight Music, TWI CD AS 07 43, CD (x1), 2007.
  3. ^ (ENIT) Biography, su Piero Piccioni, 2017. URL consultato il 28 luglio 2020 (archiviato il 25 ottobre 2019).
  4. ^ Laura Putti, Da Parker a Sordi “Colpa di papà”, in la Repubblica, GEDI Gruppo Editoriale, 6 agosto 1993. URL consultato il 1º giugno 2017.
  5. ^ a b Il caso Montesi. Il primo delitto mediatico, su Misteri dì'Italia (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2007).
  6. ^ a b Ugo Zatterin, 1980.
  7. ^ a b Angelo Frignani, 2003.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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