Rabí è una città della Repubblica Ceca facente parte del distretto di Klatovy, nella regione di Plzeň.

Rabí
Città
Rabí – Stemma
Rabí – Bandiera
Rabí – Veduta
Rabí – Veduta
Il centro abitato, con le rovine del castello
Localizzazione
StatoRep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
Regione Plzeň
DistrettoKlatovy
Amministrazione
SindacoMilan Leopold
Territorio
Coordinate49°16′50″N 13°36′59″E
Altitudine478 m s.l.m.
Superficie14,32[1] km²
Abitanti497[2] (1-1-2011)
Densità34,71 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale342 01
Fuso orarioUTC+1
Codice ČSÚCZ557013
TargaKT
Cartografia
Mappa di localizzazione: Repubblica Ceca
Rabí
Rabí
Sito istituzionale

L'insediamento ha ottenuto lo status di città con il decreto del Presidente della Camera dei deputati n. 73 del 1º aprile 2010[3].

Le rovine del castello riprese dall'alto
Ricostruzione del castello al tempo della sua massima espansione
Il castello di Rabí in una stampa del 1708

Le rovine del castello

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Si tratta del castello più grande (per superficie) di tutta la Boemia, sebbene oggi sia ridotto in rovine.

La fortezza venne fondata nel XIV secolo e fu più volte ricostruita. Venne gravemente danneggiata dagli hussiti, comandati da Jan Žižka, durante le guerre che opposero i riformati boemi ai crociati cattolici.

Nel 1479 il governatore della provincia, Půta Švihovský di Rýzmberk, entrò in possesso del complesso e diede inizio ad un radicale rifacimento del castello sotto la direzione del famoso architetto Benedikt Rejt. Furono realizzati nuovi edifici residenziali e di servizio, il castello fu ampliato e le fortificazioni elevate in altezza. Ai tempi di Půta Švihovský il castello divenne anche teatro di molti esperimenti di alchimia; un alchimista tedesco che aveva fallito nel tentativo di trasformare il piombo in oro venne imprigionato nella massiccia torre prismatica; anche tre donne furono murate vive dallo stesso Půta Švihovský per avere istigato sua moglie contro i suoi fratelli.[4] Suo figlio, infine, vendette il castello nel 1549.

Dopo altri passaggi di proprietà, il castello fu infine abbandonato e gravemente saccheggiato nel XVII secolo (soprattutto durante la guerra dei trent'anni), finendo per diventare una riserva di materiale da costruzione per i contadini dei dintorni. Nel 1920 gli ultimi proprietari privati (la famiglia Lamberk) donarono il castello allo Stato cecoslovacco.

Sono accessibili al pubblico gli spazi del Palazzo Reale, i resti delle scuderie e del castello superiore, con il belvedere in cima al maschio.[5]

  1. ^ (CSEN) Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco (XLS), su czso.cz. URL consultato il 27 marzo 2012.
  2. ^ (CSEN) Dati forniti dall'Istituto Statistico Ceco (PDF), su czso.cz. URL consultato il 27 marzo 2012.
  3. ^ (CS) Decreto originale (TXT), su psp.cz. URL consultato il 27 marzo 2012.
  4. ^ (EN) Petr David, Vladimír Soukup e Lubomír Čech, Wonders of Bohemia, Moravia and Silesia, Euromedia Group, p. 110, ISBN 978-80-242-2455-8.
  5. ^ (EN) Sito ufficiale del castello, su hrad-rabi.eu. URL consultato il 22 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).

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