S/2003 J 9
S/2003 J 9 è un satellite naturale irregolare del pianeta Giove.
S/2003 J 9 | |
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Immagini di S/2003 J 9 riprese dal Canada-France-Hawaii Telescope nel corso di osservazioni condotte nel febbraio 2003. | |
Satellite di | Giove |
Scoperta | 6 febbraio 2003 |
Scopritore | Scott Sheppard, David Jewitt, Jan Kleyna, Yanga R. Fernández |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 23 384 000 km |
Periodo orbitale | 733,29 giorni |
Inclinazione rispetto all'equat. di Giove | 165,079° |
Eccentricità | 0,2632 |
Longitudine del nodo ascendente | 130,59522° |
Dati fisici | |
Diametro medio | ~1 km |
Massa | ~1,5 × 1012 kg
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Densità media | ~2,6? × 103 kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | ~0,00038 m/s² |
Albedo | ~0,04 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 23,7 |
Scoperta
modificaIl satellite è stato scoperto nel 2003 da un gruppo di astronomi dell'Università delle Hawaii guidato da Scott S. Sheppard.[1]. Al momento della scoperta ha ricevuto la designazione provvisoria S/2003 J 9.
Poco dopo il satellite fu considerato perduto[2][3][4][5] fino al novembre 2020, quando il Minor Planet Center ha annunciato il ritrovamento di S/2003 J 9 da parte di Scott Sheppard in base a una serie di osservazioni effettuate tra settembre 2011 e aprile 2018.[6]
Denominazione
modificaIn attesa della promulgazione della denominazione definitiva da parte dell'Unione Astronomica Internazionale, il satellite è tuttora noto mediante la sua designazione provvisoria S/2003 J 9.
Parametri orbitali
modificaIl satellite è caratterizzato da un movimento retrogrado, ed appartiene al gruppo di Carme, composto da satelliti retrogradi ed irregolari che orbitano attorno a Giove ad una distanza compresa fra 23 e 24 milioni di chilometri, con una inclinazione orbitale pari a circa 165°.
Il satellite ha un diametro di circa 1 km e orbita con moto retrogrado attorno a Giove in 767,6 giorni, a una distanza media di XX milioni di km, con un'inclinazione di 166,3° rispetto all'eclittica (166° rispetto al piano equatoriale del pianeta), con un'eccentricità orbitale di 0,17.
Note
modifica- ^ MPEC 2003-E29 : S/2003 J 9, 2003 J 10, 2003 J 11, 2003 J 12; S/2003 J 1, 2003 J 6, in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 7 marzo 2003.
- ^ Kelly Beatty, Outer-Planet Moons Found — and Lost, su skyandtelescope.com, Sky & Telescope, 4 aprile 2012. URL consultato il 27 giugno 2017.
- ^ Marina Brozović e Robert A. Jacobson, The Orbits of Jupiter's Irregular Satellites, in The Astronomical Journal, vol. 153, n. 4, 9 marzo 2017, pp. 147, Bibcode:2017AJ....153..147B, DOI:10.3847/1538-3881/aa5e4d.
- ^ B. Jacobson, M. Brozović, B. Gladman, M. Alexandersen, P. D. Nicholson e C. Veillet, Irregular Satellites of the Outer Planets: Orbital Uncertainties and Astrometric Recoveries in 2009–2011, in The Astronomical Journal, vol. 144, n. 5, 28 settembre 2012, pp. 132, Bibcode:2012AJ....144..132J, DOI:10.1088/0004-6256/144/5/132.
- ^ Scott S. Sheppard, New Moons of Jupiter Announced in 2017, su home.dtm.ciw.edu, 2017. URL consultato il 27 giugno 2017.«We likely have all of the lost moons in our new observations from 2017, but to link them back to the remaining lost 2003 objects requires more observations a year later to confirm the linkages, which will not happen until early 2018. ... There are likely a few more new moons as well in our 2017 observations, but we need to reobserve them in 2018 to determine which of the discoveries are new and which are lost 2003 moons.»
- ^ MPEC 2020-V19 : S/2003 J 9, in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 5 novembre 2020. URL consultato il 5 novembre 2020.
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