Tommy Cooper

attore, comico e regista britannico

Tommy Cooper, abbreviazione di Thomas Frederick Cooper (Caerphilly, 19 marzo 1921Londra, 15 aprile 1984), è stato un attore, comico, regista, prestigiatore, produttore cinematografico e sceneggiatore britannico.

Statua di Tommy Cooper, vicino al Castello di Caerphilly nel Galles

Cooper era membro del The Magic Circle (Circolo Magico) e rispettato mago prestigiatore, sebbene usasse le sue abilità in maniera farsesca, per divertire il pubblico. Famoso per il suo fez, comandava un fisico portentoso, con un'altezza di 1,93 m e una corporatura di oltre 95 kg.[1][2]

Il 15 aprile 1984, Cooper crollò sul palcoscenico dopo l'ingresso in scena di una sua assistente e morì poco dopo di infarto miocardico di fronte a milioni di telespettatori, a metà del suo atto presso il His Majesty's Theatre, in occasione dello show di varietà Live From Her Majesty's, prodotto dalla London Weekend Television. Poiché il suo personaggio in scena richiedeva diverse situazioni comiche disastrose, all'inizio i produttori non avevano capito se stesse scherzando facendo finta di svenire ai piedi di una bella donna o fosse svenuto sul serio[3][4].

Registrazioni

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  • Don't Jump Off the Roof Dad (1961), parole e musica di Cy Coben, singolo, Palette Records PG 9019 (classificato 40º nella Official Singles Chart)
  • Country Dreaming - 12″ LP
  • Ginger - 7″ singolo
  • Happy Tommy- 7″ singolo
  • Just Like That - 7″ singolo
  • Masters of Comedy- CD
  • My Name Is Tommy - 12″ LP
  • No Arms Will Ever Hold You - 7″ singolo
  • Sweet Words Of Love - 7″ singolo
  • Tommy Cooper Very Best Of - CD, DVD
  • Walkin' Home From School - 7″ singolo
  • We'll Meet Again - 7″ singolo
  1. ^ The Times, necrologio del 17 aprile 1984.
  2. ^ John Fisher, Tommy Cooper: Always Leave Them Laughing, Harper Collins, 2006, pp. 137–158.
  3. ^ WalesOnline, I thought about retraining as a plasterer, says ex-One Show presenter Jason Manford, su walesonline.co.uk. URL consultato il 06/11/2013.
  4. ^ Metal box, P.I.L, su observer.guardian.co.uk, 11/02/2011. URL consultato il 06/11/2013.

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Controllo di autoritàVIAF (EN30334702 · ISNI (EN0000 0001 1755 127X · LCCN (ENnr2006007931 · GND (DE118871722 · BNF (FRcb17806672g (data)
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