Un tripeptide è un composto organico formato da tre aminoacidi disposti linearmente e uniti da legami peptidici.[1]

La valil-glicil-alanina, un tripeptide composto da L-valina (in verde), glicina (in nero), e L-alanina (in blu).

Struttura

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Come tutte le strutture proteiche, un tripeptide ha un'estremità da cui sporge il gruppo carbossilico chiamata estremità C-terminale, e un'altra estremità da cui sporge il gruppo amminico chiamata estremità N-terminale. Queste due porzioni sono quelle che generalmente reagiscono con le altre molecole.

Esempi rilevanti

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Nome Struttura Funzioni Amminoacidi di cui è composto
Glutatione   Antiossidanti[2]
Catalizzanti del metabolismo delle sostanze xenobiotiche[3]
Neurotrasmettitore[4]
Acido γ-L-glutammico, L-cisteina e glicina
Acido oftalmico   Inibenti del metabolismo dell'insulina[5] Acido γ-L-glutammico, Acido L-α-amminobutirrico e glicina
Ormone di rilascio della tireotropina (TRH)   Ormonali[6]
Antidepressive[7]
L-prolina, L-istidina e L-prolinammide
  1. ^ tripeptide in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 21 marzo 2022.
  2. ^ (EN) Guoyao Wu, Yun-Zhong Fang e Sheng Yang, Glutathione Metabolism and Its Implications for Health, in The Journal of Nutrition, vol. 134, n. 3, 1º marzo 2004, pp. 489–492, DOI:10.1093/jn/134.3.489. URL consultato il 21 marzo 2022.
  3. ^ John D. Hayes, Jack U. Flanagan e Ian R. Jowsey, Glutathione transferases, in Annual Review of Pharmacology and Toxicology, vol. 45, n. 1, 22 settembre 2005, pp. 51–88, DOI:10.1146/annurev.pharmtox.45.120403.095857. URL consultato il 21 marzo 2022.
  4. ^ (EN) P. Steullet, H. C. Neijt e M. Cuénod, Synaptic plasticity impairment and hypofunction of NMDA receptors induced by glutathione deficit: Relevance to schizophrenia, in Neuroscience, vol. 137, n. 3, 1º gennaio 2006, pp. 807–819, DOI:10.1016/j.neuroscience.2005.10.014. URL consultato il 21 marzo 2022.
  5. ^ (DE) Ophthalminsäure, su spektrum.de. URL consultato il 21 marzo 2022.
  6. ^ Thyroid-Stimulating Hormone (Thyrotropin), su vivo.colostate.edu. URL consultato il 21 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2010).
  7. ^ Lauren B. Marangell, Mark S. George e Ann M. Callahan, Effects of Intrathecal Thyrotropin-Releasing Hormone (Protirelin) in Refractory Depressed Patients, in Archives of General Psychiatry, vol. 54, n. 3, 1º marzo 1997, pp. 214–222, DOI:10.1001/archpsyc.1997.01830150034007. URL consultato il 21 marzo 2022.

Voci correlate

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