Valle Salimbene
Valle Salimbene (La Vàl in dialetto pavese[4]) è un comune italiano di 1 457 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese meridionale, non lontano dalla riva destra del Ticino presso la confluenza nel Po.
Valle Salimbene comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Velea Daniela Maria Gatti Comini (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°10′N 9°14′E |
Altitudine | 71 m s.l.m. |
Superficie | 7,16 km² |
Abitanti | 1 457[1] (31-8-2023) |
Densità | 203,49 ab./km² |
Frazioni | Belvedere, Cascina Oltrona, Cascina Taccona, Motta San Damiano e San Leonardo |
Comuni confinanti | Albuzzano, Cura Carpignano, Linarolo, Pavia, Travacò Siccomario |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27010 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018169 |
Cod. catastale | L617 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 623 GG[3] |
Nome abitanti | salimbenesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Valle Salimbene nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaLa zona di Valle Salimbene fu caratterizzata dalla presenza, a partire dal medioevo, più che di veri paesi, di cascine spesso dotate di ville padronali, che (secondo l'uso locale) già nel XVI-XVII secolo avevano autonomia comunale nonostante le limitate dimensioni. Nel medioevo, il monastero di San Pietro in Verzolo, era proprietario di vasti beni, per lo più fondi agricoli, nella zona.[5] Ciò caratterizza invero un po' tutta la zona nelle immediate vicinanze di Pavia.
Valle Salimbene, nata probabilmente come semplice cascina della famiglia Bottigella, passata poi ai Salimbene, appare nel XVII secolo come comune col nome di Cassina della Valle; faceva parte della Campagna Sottana di Pavia e non era infeudata. Nel 1871 furono aggregati a Valle Salimbene i comuni di Belvedere al Po e Motta San Damiano.
- Il comune di Motta San Damiano (CC F778) si formò nel XVIII secolo con l'unione dei due comuni di Cassina della Motta e di Cassina di San Damiano. Quest'ultima è la località più antica della zona, nota fin dal XII secolo come Sancto Damiano e nel XV secolo come Cassina Sancti Damiani. Era costituita da una sola proprietà, appartenente prima ai Templari e poi all'Ordine di Malta, di cui si conserva l'oratorio romanico, ma non era infeudata. Il comune di Motta San Damiano nel 1871 fu soppresso e unito a Valle Salimbene.
Presentava uno stabilimento di solfuro di carbonio lavorazione molto tossica del gruppo Châtillon.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR dell'11 ottobre 1999.[6]
«Partito semitroncato: il PRIMO, di azzurro, all'airone al naturale, rivoltato, fermo sulla pianura di verde, sormontato dalla fascia diminuita, di oro: il SECONDO, di verde, alle sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso; il TERZO, di rosso, ai tre fusi d'oro, bene ordinati. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo rettangolare di giallo.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaBelvedere
modificaMotta San Damiano
modificaSan Leonardo
modificaSan Leonardo è una frazione condivisa con il comune di Linarolo. Il paese è attraversato dalla "Via Regina" (una parte della Via Francigena) e si estende in un territorio chiamato, in epoca medievale, "Toxicaria". Nel XVIII secolo il piccolo comune di San Leonardo fu aggregato a quello di Vaccarizza e nel 1872 ai comuni di Linarolo e Valle Salimbene. Cuore del caseggiato è la bellissima chiesa parrocchiale di San Leonardo di Limoges
Amministrazione
modificaSport
modificaCronistoria recente
modificaCronistoria dell'ODB San Leonardo | |
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Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 805.
- ^ (EN) Fabio Romanoni, Il Libro dei Censi (1315) del Monastero di San Pietro in Verzolo di Pavia. URL consultato l'11 settembre 2019.
- ^ Valle Salimbene, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 giugno 2024.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valle Salimbene
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.valledicadore.bl.it.
- Valle Salimbène, su sapere.it, De Agostini.