Mattino

parte della giornata dall'alba a mezzogiorno

Citazioni sul mattino e sulla mattina.

  • A tutti è dovuto il mattino, | ad alcuni la notte. | A solo pochi eletti | la luce dell'aurora. (Emily Dickinson)
  • Al mattino, dopo una serata sobria e una notte di buon sonno, quando mi alzo dal letto, la vita stessa è un godimento positivo. È come risorgere dai morti. Tutte le facoltà dello spirito sono rinnovate e le forze che derivano dal sonno sono raddoppiate. È come se sentissi di poter cambiare il mondo, condurre i destini delle nazioni, dichiarare guerre, detronizzare dinastie. Quando poi leggo il giornale e nelle notizie dall'estero vedo ciò che è cambiato nella storia del mondo, mi sento proprio al centro del presente, dove il mondo si trova in questo istante. Io sono un "contemporaneo", e lo sento come se nel mio piccolo avessi partecipato a creare questo presente con il mio apporto nel passato. Quindi leggo del mio paese, infine della mia città.
    Rispetto a ieri, la storia del mondo è andata avanti. Le leggi sono cambiate, sono state aperte vie commerciali, sono state sconvolte successioni al trono, rinnovate costituzioni. Della gente è morta, della gente è nata, della gente si è sposata.
    Rispetto a ieri, il mondo è cambiato; con un nuovo sole e un nuovo giorno sono arrivate le novità e io stesso mi sento rinnovato. (August Strindberg)
  • Al mattino la luce si riversa nelle strade con accordi fragorosi. E né il vetro opaco delle finestre né i tendaggi colorati ci proteggono a sufficienza, poiché essa penetra attraverso qualsiasi barriera col suo malevolo frastuono dai ritmi stridenti e ci apostrofa con piglio imperioso. Bisogna andare. Mescolarsi tra creature meschine dalle facce ripugnanti che considerano questa musica crudele e volgare come la legge della Vita e credono che ciò che essi vivono sia la vita stessa. (Géza Csáth)
  • Alla mattina prest te respiret quell'arietta pura che non ha ancora respirato nessuno. (Marcello Marchesi)
  • Benché la mattina possa essere, per gli spiriti irrequieti e ardenti, l'ora dell'attività e dell'energia, non è sempre il tempo in cui la speranza è più forte o lo spirito più animoso e allegro. Nei casi dubbi e difficili la giovinezza, l'attitudine, la contemplazione continua delle difficoltà che ci circondano e la loro familiarità diminuiscono impercettibilmente i nostri timori e ci danno una relativa indifferenza, se non una vaga, avventurosa fiducia in qualche soccorso prodigioso, del quale non ci curiamo d'indagare i mezzi e la natura. Ma quando la mattina ci ritroviamo di nuovo innanzi alle difficoltà, con quel buio e silenzioso abisso fra noi e la vigilia, con ogni anello della fragile catena della speranza da ribadire di nuovo, col nostro caloroso entusiasmo intepidito e la fredda calma ragione accanto, i dubbi e le diffidenze si riaffacciano. Come il viaggiatore che ripiglia il cammino il giorno, e scorge le aspre balze e le pianure deserte che la tenebra gli aveva sottratte alla vista e allo spirito, così il pellegrino nei difficoltosi sentieri della vita umana, vede, col ritorno del sole, qualche nuovo ostacolo da superare, qualche nuova altezza da raggiungere. Lontananze si stendono davanti alle quali la sera prima aveva appena dato un pensiero, e la luce che indora tutta la natura coi suoi lieti raggi sembra che non splenda che sui tristi ostacoli che giacciono disseminati fra lui e la tomba. (Charles Dickens)
  • Candido Nume, che rosato ha il piede, | e di Venere l'astro in fronte porta, | il bel Mattino sorridendo riede, | del già propinquo Sol messaggio e scorta. | Fuggì dinanzi a lui Notte, che or siede | sovra l'occidentale ultima porta, | con man traendo a sé da tutto il cielo, | e in sé stesso piegando il fosco velo. (Ippolito Pindemonte)
  • Deve sempre tornare il mattino? | Non finirà mai la violenza terrena? | La funesta operosità distrugge | il barlume celeste della notte. (Novalis)
  • È al mattino che bisogna nascondersi. La gente si sveglia, fresca ed efficiente, assetata d'ordine, di bellezza e di giustizia, ed esige la contropartita. (Samuel Beckett)
  • È più dolce che il Mezzogiorno sia bello piuttosto che lo sia il Mattino, perché il Mezzogiorno è il culmine, e anche se il tuo Mattino avesse la Rugiada, non potresti scambiarlo. (Emily Dickinson)
  • Era bello la mattina, specialmente nelle belle mattine. Con la luce del giorno la vita mi pareva libera e fresca; con quella del sole anche più fresca e libera. (Charles Dickens)
  • Il mattino arride sulle cime dei monti. In alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello, più alto e più lontano. Venere passa in barroccio accoccolata per la strada conventuale. (Dino Campana)
  • Il mattino è la giovinezza del giorno. (Arthur Schopenhauer)
  • Il più dolce di tutti gli eccessi: | già al mattino, al mattino d'inverno, | star seduti davanti al Caffè. (Ferdinand Hardekopf)
  • La mattina ci riporta alle epoche eroiche. (Henry David Thoreau)
  • M'illumino | d'immenso. (Giuseppe Ungaretti)
  • Mi piace andare a correre tutte le mattine perché mitiga la tristezza. Quando sogno una certa ragazza lo so, anche se non lo ricordo. Me lo dice la sensazione di vuoto nel petto. Correre aiuta, per questo al mattino presto c'è tanta gente che corre. (Efraim Medina Reyes)
  • Nessun giorno è uguale all'altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle. (Paulo Coelho)
  • Nessuno, finché non abbia passato una notte di tormenti, può sapere quanto dolce, quanto caro al suo cuore e al suo occhio può essere il mattino. (Bram Stoker, Dracula)
  • Non dire: "È mattino," per mandarlo via con un nome dell'ieri. Guardalo come per la prima volta, quasi fosse neonato, bimbo che non ha nome. (Rabindranath Tagore)
  • Sotto il sole le case sembravano tutte nuove e Riccardo aspettava l'Ernestina. La gente si divideva la città, ed era impossibile ignorare nei movimenti e nelle facce e forse nelle scarpe stesse degli uomini, quel ricordo o quella promessa d'allegria che c'è in tutti quelli che han fretta la mattina. Quest'allegria però senza insolenza, che si rifletteva di colpo sopra le edicole e i negozi e in certe pietre di palazzo anche e soprattutto in mezzo alle fontane, sembrava nascere e spandersi dall'ora stessa sopra cose e genti: e l'ora poteva essere, sfuggita come per miracolo al controllo degli orologi e delle vecchie, fra le quattro e le cinque o sulle tredici, libera cioè da ogni legge e ogni ragione. I morti apparivano calmi e remoti, in discreta serenità contemplativa come nei sogni e nei libri di lettura, e l'aria, che sapeva di erbe fuori porta, si avvertiva subito come le case e il sole sulle case. Alcuni la scoprirono quel giorno. (Silvio D'Arzo)
  • Spumante mattina || e il mio riso di fuoco | beve da coppe immense | di aria e terra | il giorno opalino. (Hendrik Marsman)
  • Un mattino di giugno, troppo presto, | per svegliarsi, troppo tardi per riprendere sonno. (Tomas Tranströmer)
  • Una fiamma a oriente, – il rosso del mattino! | Su su s'innalza, e con il primo raggio | bosco e brughiera traboccano di canti, | da una coppa spumante esce la vita. (Annette von Droste-Hülshoff)
Il sole del mattino (P. Palmer, 1920)
  • Dal mattino si conosce il giorno.
  • Il buon dì si conosce dal mattino.
  • Il mattino è la madre dei mestieri, la notte dei pensieri.
  • Il mattino ha l'oro in bocca.
  • Il più bell'amore è quello con la vicina, che ci si vede sera e mattina.

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