concione f sing (pl.: concioni)

  1. discorso solenne tenuto in pubblico
  2. (con significato ironico o spregiativo) discorso prolisso e ampolloso, con un uso eccessivo di figure retoriche tale da risultare banale, pretenzioso o ridicolo
  3. (storia) adunanza pubblica; assemblea di popolo; riunione anche privata che trattasse questioni di interesse pubblico
«chiamò il popolo a concione» - Niccolò Machiavelli
«Queste condizioni comandato fu agli ambasciadori che a casa loro portassono; le quali avendo essi nella concione ricontate, e Gisgone a dissuadere la pace fosse andato...» - Terza Deca di Tito Livio tradotta in volgare fiorentino, Anonimo del XIV secolo d.C.
con | ció | ne

IPA: /konˈt͡ʃone/

dal latino contio e da una voce precedente co(n)ventio cioè "riunione"

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