romanticismo (  approfondimento) m sing (pl.: romanticismi)

  1. (letteratura) (arte) tendenza artistica e letteraria nata in Germania alla fine del diciottesimo secolo e poi diffusa nel resto d'Europa all'inizio del secolo successivo, contraddistinta dall'esaltazione dell'immaginazione, dei sentimenti e dei valori sociali e morali associati al medioevo, in contrapposizione col razionalismo e l'esaltazione dell'antichità classica
  2. insieme di atteggiamenti dominati da sentimenti, passioni e sogni
ro | man | ti | cì | smo

IPA: /romantiˈt͡ʃizmo/

derivazione di romantico dall'’inglese romantic cioè "pittoresco, romanzesco"

 
«E non si avvedono [i romantici] che appunto questo grand'ideale dei tempi nostri, questo conoscere cosí intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne, distinguerne ad uno ad uno tutti i piú minuti affetti, quest'arte insomma psicologica, distrugge l'illusione senza cui non ci sarà poesia in sempiterno, distrugge la grandezza dell'animo e delle azioni [...]: e non si avvedono che s'è perduto il linguaggio della natura, e che questo sentimentale non è altro che l'invecchiamento dell'animo nostro, e non ci permette piú di parlare se non con arte. »

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