Questo libro mi è stato regalato da Claudio Signorile già qualche anno fa e per diverse ragioni ne avevo rimandato la lettura. Sicuramente l’argomento non semplice mi ha indotto ad andare decisamente piano con questo volume. Preso in mano mi sono approcciato con interesse e senza alcun pregiudizio, ma dopo qualche pagina, non troppe, mi sono reso conto che il taglio non era quello mi aspettavo. Infatti, la contestualizzazione del pensiero del filosofo olandese mi è sembrata eccessiva, Signorile è uno storico ma il percorso logico mi è sembrato, a dir poco, ostico. Ho deciso, quindi, di abbandonare questa lettura perché rischiava di essere un esercizio quasi fisico piuttosto che un piacere ma non posso esprimere un giudizio sulla qualità del testo.… (more)
Signorile ripropone la questione meridionale 3.0. Nei primi paragrafi, i più interessanti, Signorile fa il suo primo mestiere, lo storico, e lo fa bene; ma nei successivi, quando riprende il suo secondo lavoro, quello del politico, scade nello scontato, nel banale; il sud deve essere uno strumento e non un problema per l’Italia, le risorse sono la cultura, la bellezza del territorio, le tradizioni; il sud è al centro del mediterraneo e, quindi, può rappresentare il crocevia logistico e culturale di un’area importante, l’ambiente da preservare, l’industria da sostenere nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Insomma nulla di nuovo, nulla che già non si conoscesse quando Signorile amministrava il paese nella qualità di ministro. L’elemento più interessante del libro è la pubblicazione dei lavori di un importante convegno che si tenne nel 1983 dal titolo “Conferenza per il mezzogiorno”. Leggendo gli atti del convegno, e sono passati oltre trent’anni, ci si rende conto che il tema del mezzogiorno non solo è scomparso dall’agenda della politica, ma che il delitto originale è stata la chiusura dell’intervento straordinario in assenza di una qualsiasi pianificazione strategica. Quello che rimane è un meridione abbandonato alle sole chiacchiere di circostanza; mentre i meridionali provano a fare.… (more)
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